Allarme UNESCO: il dialetto napoletano potrebbe sparire

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  1. Very-N
     
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    Parametri-Unesco



    La lingua napoletana, uno degli elementi che maggiormente inorgoglisce gli abitanti della nostra città a causa della sua storia e della sua unica particolarità, potrebbe sparire, secondo l’UNESCO, entro la fine del secolo, portando con sé centinaia di anni di storia e cultura partenopea che andrebbero persi per sempre.

    Più nel particolare, circa 300 lingue in tutto il mondo sono a rischio “estinzione”, e tra queste, ben 30 sono in Italia: il siciliano, il sardo, il lombardo, l’emiliano ma soprattutto il dialetto napoletano rischiano di scomparire per sempre entro fine secolo, se non verranno tutelati a dovere.

    Nonostante ciò, i criteri (ne sono ben nove) utilizzati dagli esperti per trarre questa conclusione risultano piuttosto confutabili ed aleatori: si parte dal numero dei parlanti (l’Unesco per il napoletano ne conta ben 7 milioni e mezzo) per arrivare alla trasmissione intergenerazionale, passando per la percentuale dei parlanti rispetto alla popolazione totale di un territorio, la versatilità, l’adattamento ai media, l’esistenza di opere letterarie, l’uso in documenti ufficiali, il tipo e alla qualità dei documenti e, infine, la considerazione che gli stessi parlanti hanno della propria lingua.

    Napoli ne rispetta molti e, secondo gli esperti linguisti, non rischierebbe affatto l’estinzione. Anche perché, su una scala di rischio di 5 livelli, da vulnerable (a rischio) a extinct (estinta), il napoletano occuperebbe il livello più basso: vulnerabile. Non c’è da preoccuparsi dunque, anche se bisogna essere consapevoli che il nostro dialetto è una risorsa che va preservata nel migliore dei modi per evitare che possa, in futuro, andare perduto.
     
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